Progetto

Il progetto Atlas Curae si sviluppa nell’arco di quattro giornate, articolando una riflessione ampia sul tema della cura attraverso la sperimentazione dei linguaggi dell’arte e il coinvolgimento di pubblici differenti, in un’ottica di inclusione sociale. La rigenerazione di spazi urbani, la centralità del benessere di diverse tipologie di persone e la ripresa prudente dei contatti sociali, sono le premesse del progetto Atlas Curae, che mette al centro l’attenzione agli aspetti terapeutici dell’arte e la sua capacità di leggere, rielaborare e offrire nuovi punti di vista sulla realtà. La cura degli spazi, dei corpi, delle relazioni, della fragilità, dell’ambiente, delle esigenze delle diverse età della vita e delle diverse culture sono al centro delle quattro giornate. Undici artisti lavorano con diversi gruppi di persone: da richiedenti asilo, a famiglie, anziani e adolescenti, per curare attraverso l’arte lo spazio urbano, gli immaginari, l’arte stessa, le relazioni, le paure e i sogni. 

Si avvisa che i posti a disposizione per ciascuna attività e per le visite alla mostra sono limitati ed è necessaria la prenotazione. Parte dei posti saranno riservati alle realtà del territorio delle Cooperative Sociali partner di progetto.

Le sezioni del progetto:

01_ATLAS CURAE_Scuola di pittura

02_ATLAS CURAE_Arte pubblica 

03_ATLAS CURAE_Moodboard/Visite

04_ATLAS CURAE_Microteatri

Un progetto di Associazione H2O+, Collettivo MAVI (Veronica Bellei, Francesca Piersanti) con Elisa Casati.

Progetto sostenuto da Ufficio Cultura, Turismo e Politiche giovanili Comune di Trento

Si ringrazia Europa Gestioni Immobiliari per la disponibilità di Palazzo delle Poste